
Aromatica leggerezza
Attualità: La bresaola, oltre al suo sapore delicato, è un alimento nutriente ideale da gustare nei mesi più caldi

Grazie alla sua leggerezza, delicatezza e al basso contenuto di grassi, la bresaola si gusta particolarmente volentieri durante l’estate, per esempio come piatto unico completo servita sotto forma di carpaccio con scaglie di parmigiano, rucola e condita con
olio e limone. Tuttavia, grazie alla sua versatilità, si presta bene anche per preparare diverse altre ricette, come involtini ripieni di formaggio o verdure, quale accompagnamento al melone o a una croccante insalata per un piatto fresco e rinfrescante, ma può essere utilizzata anche come aromatico condimento per paste, risotti e altre preparazioni.
Una lunga tradizione
Anche se le prime informazioni sulla bresaola risalgono al 1400, si ritiene che venisse prodotta già molto prima. La sua nascita viene collocata nell’arco alpino come metodo di conservazione delle carni, per diffondersi successivamente nelle regioni italiane della Valtellina e Valchiavenna, in Lombardia. I primi laboratori di trasformazione nascono agli inizi del 1900. Il nome deriva dalla parola «Brasa», per il fatto che un tempo il salume veniva asciugato in locali riscaldati con delle braci. Per la produzione di una bresaola di elevata qualità viene utilizzato uno tagli più pregiati del manzo, la punta d’anca, che permette di ottenere un prodotto finale altamente riconoscibile per il suo colore rosso vivo, la fine striatura di grasso, la tipica fragranza e consistenza morbida. La lavorazione richiede che la carne venga lasciata riposare in una speciale miscela di spezie e sale per almeno due settimane, prima di essere insaccata in un budello naturale. Infine, la bresaola viene posta a stagionare per un periodo che può arrivare fino a otto settimane.